Soldati Fantasma. Il Detective Invisibile by Justin Richards

autore:Justin Richards
La lingua: it
Format: mobi, epub
Tags: Juvenile Fiction, Action & Adventure, General
ISBN: 9788880934530
editore: Il Punto d'Incontro
pubblicato: 2005-04-14T22:00:00+00:00

Aiutarono Flinch a infilarsi nel piccolo passaggio, poi ritornarono silenziosamente sulla porta in modo da vedere il soldato fantasma fermo ai piedi della scala.

Art contò mentalmente. Era arrivato a venti, quando risuonò un colpo deciso contro la porta d’ingresso.

Il soldato fantasma si animò all’improvviso. In un attimo aveva in mano il fucile, mentre con l’altra faceva scorrere il chiavistello, girava la chiave e apriva la porta.

Nessuno. La sua figura si stagliò per qualche istante nella cornice della porta: si sarebbe detto che era un normalissimo soldato. Poi si voltò lentamente. Ora si vedevano bene il muso e i denti acuminati. L’esoscheletro di metallo che reggeva sia le gambe che le braccia sibilava e cigolava mentre usciva nel portico, spostando il fucile in orizzontale alla ricerca di un bersaglio. Nessuno nemmeno lì.

“Un po’ più in là, un po’ più in là”, pregò sottovoce Art.

Il soldato fantasma fece un altro passo. Art e Charlie si avvicinarono silenziosamente alla porta. Erano solo qualche metro dietro alla creatura. Se si fosse voltato, li avrebbe visti. Ma continuava a scrutare la strada. Fece un altro passò nel giardino.

Si fermò.

Art guardò Charlie e mimò il gesto di buttarsi contro il soldato alle sue spalle, per atterrarlo, ma Charlie fece di no con la testa. Il timore nei suoi occhi diceva che non era una buona idea.

Sembrava che il soldato avesse deciso di voltarsi e tornare indietro. Ancora un attimo e li avrebbe visti.

“Mi sono spesso chiesto qual è stato il destino di Algie”, disse il nonno di Arthur aprendo un cassetto della scrivania e prendendo un album di foto. Invitò il nipote a sedersi accanto a lui mentre lo apriva. Sulla copertina c’era un motivo di fiori intrecciati, ormai sbiaditi e consunti. Le fotografie erano ingiallite per il tempo e la carta di alcune era crepata. Il nonno voltava le pagine lentamente e con estrema attenzione, come se avesse paura che potessero rompersi come alcune foto.

“Eccola”, disse interrompendo la ricerca.

Le fotografie erano fermate da grossi triangoli neri di cartone in cui erano infilati gli angoli. Alcuni avevano perso la colla ed erano caduti dalle pagine dell’album mentre il nonno lo sfogliava. Le foto che avrebbero dovuto tenere a posto si erano staccate e si erano ammonticchiate una sull’altra.

Il nonno rimise a posto la foto che cercava, la prima in cima a una pagina, lisciandola delicatamente con il dorso della mano rugosa. Come le altre, anche questa era ingiallita. Anche i margini, che una volta erano stati bianchi, si erano scuriti e l’immagine era leggermente sfuocata.

“Questa è stata scattata dopo l’incendio, naturalmente. L’ha fatta il fotografo della polizia”.

Si vedevano quattro figure in piedi in un parco. Dietro di loro, nuvole di fumo oscuravano il cielo.

Spunzoni anneriti, simili ad alberi bruciati, occupavano tutto lo sfondo alle loro spalle e una folla di uomini in uniforme osservava la scena.

Ma l’attenzione di Arthur andava tutta alle quattro figure di ragazzi. “Questo sei tu, vero?”, chiese indicando il più alto.

Non si era ancora reso perfettamente conto della somiglianza tra lui e il nonno, di cui aveva riconosciuto l’espressione seria sotto un sorriso compiaciuto.

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